CITAZIONE (dogo4433 @ 29/3/2012, 23:50)
Mi inserisco nella discussione, trovo strano che non ci sono state repliche al tuo post, sarò l'unico?! Comunque da alfista magari in erba mi sento lo stesso molto devoto al marchio e quindi al museo che ospita le sue creazioni, penso che tutti dovrebbero cercare di fare qualcosa per far sì che ciò che la è racchiuso non vada svenduto o spianato, ma anzi valorizzato. La proprietà Fiat ha dimostrato di non tenerci tanto, non è solo una questione di crisi o problematiche economiche, tutti gli altri marchi dell'automobile anche meno nobili dell' Anonima mettono in campo cifre ingenti per valorizzare la loro storia non solo a parole (N.B. una mia amica mesi fa mi fece vedere foto del museo bmw che visitò...si notava una 'leggera' differenza rispetto a quello di Arese; ai deboli di cuore non consiglio di essere messi di fronte alla triste evidenza); certo è fastidioso che siano i club del marchio a mettere pressione per riavere il 'loro' museo aperto e funzionante, quanto chi lo gestisce pare non abbia fretta di sistemare la situazione, anzi risponde che molta roba che c'è la dentro è solo vecchia, non storica. Capisco quindi come sia dura per il RIAR tenere il piede in due scarpe, messo proprio tra due fronti: da una parte i fans che gli chiedono, essendo il massimo organo rappresentativo degli appassionati, di andare a Torino e suonargliene quattro affinchè si sveglino e ascoltino la clientela e la Fiat stessa che foraggia il Riar e gli permette l'utilizzo dei suoi locali di proprietà per le riunioni: hanno ragione i 'RIAR-isti', non sono in casa loro e per entrare devono chiedere il permesso - e camminare in punta di piedi aggiungo io. Questo è quindi un problema che non si può risolvere, per il momento. Il RIAR non è responsabile dello status quo. Però la decisione che il loro consiglio ha deliberato, cioè quella di estromettere alcuni club affiliati non è una bella risposta -della serie, mi dai contro sollevando alcune problematiche e io ti rispondo mettendoti fuori dalla porta perchè mi hai mancato di rispetto. Tra i club mandati 'fuori' ho sentito c'è AROC Alfissima che è uno famoso e conosciuto, senza togliere nulla al nostro. È brutto che ora ci siano queste divisioni tra quelli che van col RIAR e quelli che non sono visti di buon occhio per aver osato dissentire dalla linea di condotta.
Ci sono dei risvolti ed antefatti molto pesanti,molto duri,molto lunghi.
Tutto si puo' dire,tutto si puo' discutere:il problema è il COME in quanto fra persone adulte,civili e soprattutto CARICHE di un senso di responsabilità nel portar l'immagine del Marchio "ci si aspetta ancora di piu'"....
Fa piu' scena (in negativo...) un primo della classe che risponde da caprone che un caprone,sempre stato tale,che risponde per l'ennesima volta in maniera errata...
Paragone che un po' rende l'idea che quando si tratta di temi importanti,prima di tutto bisogna approcciarsi in un certo modo e non dimenticare COSA si va a rappresentare...
Siamo tutti d'accordo che il Museo è un bene prezioso.
Siamo tutti d'accordo che andrebbe preservato.
Siamo tutti d'accordo che bisogna fare qualcosa.
Che si dica che il RIAR non stia facendo niente,quando magari lavora senza clamori,senza calpestare strade ricche di demagogia,non è del tutto esatto.
E' facile strillare,è facile far chiasso e rumore:con tutto quello che è stato fatto attorno al Museo, avrebbero dovuto già emanare una sentenza scritta dalla voce di solo chi ha tirato su polveroni - e qua ci chiediamo:a fin di bene,disinteressatamente, o personali?
Che due club siano stati esclusi fa pensare che SE LA SIANO EVIDENTEMENTE CERCATA,e non da poco tempo,ANZI...
Sinceramente ho assistito personalmente,e basta sfogliare FB per notare accidia,ira,scherno,violenza verbale e odio verso il RIAR,con la sola intenzione di infangarne il nome da chi - ancora oggi,nonostante l'espulsione - ancora perpetra in tal modo di "liberare il Museo".
Piu' che immolarsi per il Museo,il cui iter è su un binario a parte, forse c'e' qualcuno che vuol stare sulle luci della ribalta a tutti i costi,quando dovrebbe invece alzare i tacchi e sparire in quanto non ha la credibilità per difendere valori di cui si fa portavoce - tra l'altro per farsi passar da vittima.
Il destino del Museo non è ancora tracciato:pero' di sicuro non saranno certe figure a migliorare la sua posizione,anzi...tutt'altro..alla prossima riunione ben lieto di illustrarti alcuni passaggi che sono veramente lunghi da riassumemere in maniera concisa ed esaustiva in qualche riga di post..
Posso solo concludere dicendo che non è tutto oro quel che luccica...se vai a rivedere i primi post di questo topic eravamo pure noi favorevoli l'altr'anno a scendere in piazza,ma poi qualcosa è cambiato...sempre in peggio...fino a quando...
E non è un caso che che moltissimi altri club (la MAGGIORANZA...) non abbiamo aderito a certe idee e progetti proposti dai due club di cui sopra..
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Altro argomento; nel documento firmato dai portavoce di alcuni club oltre alla problematica del museo c'era quella della perdita di valore legale delle registrazioni-omologazioni ai fini degli sconti sulle tasse automobilistiche o assicurative da parte di molti uffici delle entrate. È una problematica vera, l'ho assaporata sulla mia pelle informandomi sul cosa fare per la mia ora ultraventenne Alfa Romeo, l'ufficio dell'entrate della prov. di Udine mi è stato molto chiaro per mail (potrei riportare testo): ai fini della riduzione bollo è accettato solo l'attestato di storicità fornito dall' ASI, quindi nel mio caso la sola iscrizione al RIAR sarebbe di fatto inutile. Sto valutando se farla per il prestigio che questa può dare, ma per ora si parla solo di prestigio perchè poi dovrei rivolgermi comunque all' ASI, magari sempre tramite il RIAR, ma esso, se preso da solo, non basta. Penso che per almeno questo problema si dovrebbe far qualcosa, fare pressioni legislative intendo, certo non insinuo che sia facile o che sia fattibile ma intanto sollevare la questione, lo status quo rende insoddisfatti gli appassionati sia che lo pensino soltanto sia che se la sentono di gridarlo, e l'ASI diventa di fatto monopolista nel quadro delle auto storiche o di interesse storico in Italia - che paradossalmente danneggia il RIAR perchè tanti quando devono decidere dove iscrivere la loro vettura decidono per la monopolista ASI e il RIAR incassa meno. Sfido poi che i suoi eventi, davvero esclusivi, debbano costare molto, si devono pur rifare per rimanere in piedi, ma questo taglia fuori tanti appassionati non danarosi. Se poi si aggiungono alcune omologazioni di auto fatte con palesi errori di valutazione come ho letto dal resoconto gli appassionati si scontentano sempre più. NCS - Non Ci Siamo.
Magari in PVT - a mezzo mail - mandami gli estremi di quanto hai portato la domanda su a Udine in quanto se si parla di passaggio di proprietà,purtroppo siamo d'accordo tutti che per legge l'ASI la fa da padrona MA in caso di riduzione BOLLO riservato alle vetture di interesse storico bastava in provincia di Trieste/Udine un'autocertificazione da presentare allo sportello dove si certificava che la vettura era ultraventennale oppure iscritta (qualora lo fosse stata ovviamente) al RIAR.
Ricordo che è stata l'ASI a mezzo stampa,sul giornale "La Manovella" ed inviando presumibilmente un fax/circolare alle motorizzazioni italiane sul territorio alimentando un clima di potenziale "dubbio" sul fatto che solo la certificazione ASI era valida per determinati espletamenti di pratiche...cosa che in realtà alcune REGIONI e MOTORIZZAZIONI non seguono,in quanto seguono la legge che è molto chiara...
Di piu' non mi sbilancio in quanto il RIAR ci sta seriamente lavorando su questo aspetto da molti mesi ed appena avremo una netta e chiara emanazione sarà nostra cura riferire ma una vettura RIAR ed ultraventennale,al di là del passaggio di proprietà ridotto, ha gli stessi diritti di una ASI - anzi diremmo che la selettività del RIAR è ben nota in tal senso...
Non lasciamoci poi "trar in inganno" dall'ultima circolare della Ade (Agenzia delle Entrate) N°112/E...interpretazione a livello FISCALE che in caso di impugnamento si vedrebbe dissolta come neve al sole...