Stile Alfa Romeo

Posts written by invader89

view post Posted: 7/3/2013, 13:11 Valle Hierschel circuito internazionale del Friuli Venezia Giulia - Touring Alfa Romeo

CIRCUITO INTERNAZIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


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"Aperto il 15 agosto 2008, il Circuito Internazionale del Friuli Venezia Giulia, si pone ai vertici mondiali del kart e dell'intrattenimento motoristico.

Strutture più complete e moderne, realizzato all'interno del Centro Turistico Valle Hierschel che si estende su una superficie di circa 200.00 mq, posto a soli 10 minuti da Lignano e Bibione, piloti ed appassionati, società, aziende ed associazioni potranno trascorrere momenti indimenticabili, carichi di adrenalina e divertimento. "

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IL CIRCUITO:
La conformazione del tracciato della pista, la sua lunghezza (oltre 1200 metri) e larghezza (da 8,50 a 10,50 metri), le vie di fuga, il paddock di 17.000 mq. con oltre 200 piazzole attrezzate, la capienza del parcheggio, le infrastrutture ed i servizi per le gare sono ampiamente dimensionati secondo le normative internazionale della CSAI (in categoria A) e CIK.

Da segnalare che la palazzina della pista ha una lunghezza di 100 m, un volume totale di circa 10.000 metri cubi ed una superficie coperta di 1.500 mq. al piano terra ed altrettanti al primo piano. Il fabbricato è adibito a biglietteria, pronto soccorso, negozio di articoli del settore kart, magazzino per i mezzi a noleggio, officina, ampio rimessaggio kart per i clienti, cabina per i cronometristi e speaker, servizi per il pubblico ed i piloti, scuola guida, ampia sala riunioni, bar, pizzeria - tavola calda.

I SERVIZI:
-Bar
-Officina/Negozio
-Rimessaggio Kart
-Telemetria
-Scuola Guida Sicura

MAPPA:

Visualizzazione ingrandita della mappa

ORARI E COSTI: (da verificare sul sito)

www.kart-fvg.com/index.php?option=c...d=10&Itemid=105

Noleggio Kart
Dal 01 Febbraio al 31 Marzo fino al tramonto (escluso prenotazioni minimo 10 persone).
Orari invernali 2012/2013:
Lunedì: 9:00–12:30 /14:00-18:00
Martedì: chiuso
Mercoledì: 9:00-12:30 / 14:00-18:00 / * dopo le 18:00 su prenotazione
Giovedì: 9:00-12:30 / 14:00-18:00 / * dopo le 18:00 su prenotazione
Venerdì: 9:00-12:30 / 14:00-18:00/ * dopo le 18:00 su prenotazione
Sabato: ----------------/ 16:00-18:00/ * dopo le 18:00 su prenotazione
Domenica: ----------------/ 16:00-18:00

Noleggio Pista per auto
Il Circuito è aperto i seguenti giorni con il seguente orario:
LUNEDI’ – MERCOLEDI’ – GIOVEDI’
Domenica e festivi su prenotazione.
Mattina: 8:30 – 12:30
Pomeriggio: 12:30 – 16:15
Turni 10 minuti: Euro 25,00
Supplemento 2° pilota: Euro 10,00

Pernottamento zona paddock camper
Prezzi:
Euro 10,00 per notte

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RECENSIONE: Tappa obbligata se si passa nelle zone di Lignano Sabbiadoro, il circuito nasce come kartodromo ma è facilmente utilizzabile anche con moto e vetture.
Molto tecnico, non dispone di lunghi rettilinei motivo per cui si presta più che altro a piccole vetture molto briose in basso. In ogni caso, ottima sosta anche per una kartata con amici, curve interessanti e asfalto ottimo. I costi sono molto contenuti ed alla portata di tutti, mentre servizio e disponibilità sono ottimi.

Edited by invader89 - 7/3/2013, 18:27
view post Posted: 6/3/2013, 18:00 La Toscana in Alfa Romeo - Touring Alfa Romeo
Sulle curve della Toscana con un’Alfa Romeo

Periodo: Aprile-Maggio
Durata viaggio: minimo 3gg
Km percorsi: 422 andata (4h15min in autostrada), 322 in toscana (7h10min fuori autostrada), 400 ritorno (4h in autostrada)

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Luoghi e città raggiunte:
SAN GIMINIANO (SI)
VOLTERRA (PI)
MONTAIONE (FI)
SIENA (SI)
MONTERIGGONI (SI)
CASTELLINA IN CHIANTI (SI)
RADDA IN CHIANTI (SI)
PISA (PI)
SAN MINIATO (PI)


Mappe:

andata:
https://maps.google.it/maps?saddr=Udine+UD...&mra=ls&t=m&z=8

In Toscana:
https://maps.google.it/maps?saddr=San+Gimi...mra=ls&t=m&z=10

Ritorno:
https://maps.google.it/maps?saddr=San+Mini...&mra=ls&t=m&z=8

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Recensione:
A seguito di weekend caratterizzato da un ponte primaverile abbiamo deciso di partire per un viaggetto diverso dal solito, in questo caso “on the road”. Alla guida della mia vettura ho scelto come meta la Toscana, ed in particolare la Toscana centrale caratterizzata da paesaggi mozzafiato, tanta storia e strade emozionanti per chi come me adora guidare tra le curve del paesaggio collinare-montano (confermato anche dai numerosissimi motociclisti incrociati nel percorrere quelle strade)
Il viaggio si è sviluppato in 3 giorni, di cui 2 notti passate fuori e partenza e rientro al “buio”.
Grazie alle efficienti autostrade la percorrenza per raggiungere la toscana dal nord-est non è eccessiva (4 ore circa), l’unica nota dolente sono i numerosissimi autovelox fissi che si trovano sia in autostrada che nelle strade più trafficate.

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Il nostro viaggio è stato organizzato in modo particolare: volevamo visitare tanti posti caratteristici, percorrendo strade divertenti e con bei paesaggi, senza dover fermarsi eccessivamente a visitare nessun luogo in particolare. Per questo motivo sono state scelte come mete paesini molto caratteristici, nella maggior parte dei casi con un forte richiamo storico, in una zona collinare, caratterizzata da ampie coltivazioni, vigneti e zone boschive.
Per i motivi sopra elencati abbiamo scelto di passare le notti in un luogo centrale alle mete che ci eravamo prefissati, permettendoci così di spostarci rapidamente, e senza affaticarci particolarmente. C’è da dire infatti che in Toscana piuttosto che il solito hotel è auspicabile soggiornare nei numerosi bed&breakfast ricavati in vecchi casolari tipici perfettamente ristrutturati. Nel nostro caso abbiamo scelto Montaione come “base di partenza”, ma in questa zona c’è una grande abbondanza di luoghi adatti a pernottare.

www.santamariaresidence.net
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Una volta arrivati in toscana consiglio di abbandonare le autostrade ed avventurarsi (con navigatore o cartina alla mano) tra le strade collinari che caratterizzano la zona.
Detto questo sarà più facile comprendere il nostro viaggio caratterizzato da bei paesaggi, tanta guida sportiva e grande soddisfazione culinaria.
Procedo ora con una breve descrizione delle località visitate:

GIORNO 1

SAN GIMINIANO non ha bisogno di presentazioni. E’ il luogo dove si viene trasportati indietro nel tempo, dove ogni angolo ed ogni via é un pezzo di storia. Dove la tranquillità e la magia di una città medioevale accompagna il visitatore in ogni momento. Per non parlare poi della bellissima campagna ricca di Vigneti (Chianti e Vernaccia di San Gimignano) ed Oliveti, dove sorgono bellissime coloniche perfettamente restaurate. Segnalo la presenza di un ampio parcheggio (a pagamento) e di un bellissimo museo della tortura situato non lontano dal centro.
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VOLTERRA situata nel cuore della Toscana, a circa 40 km dal mare, Volterra rappresenta una meta obbligata per qualsiasi turista oltre che per vacanze rilassanti in un contesto paesaggistico di grande suggestione. Arroccata sulla sommità di un alto colle (545 m.s.l.m.), in straordinaria posizione panoramica, Volterra domina in completa solitudine un vasto territorio caratterizzato da un ricchissimo quanto eterogeneo patrimonio di risorse storiche, artistiche e ambientali. A differenza infatti dell'immagine stereotipata che rappresenta quasi sempre il paesaggio volterrano come una vasta area di brulli e rotondi dossi argillosi, di aspri e ripidissimi calanchi, di nude e aride biancane e di precipiti balze sabbiose, i dintorni di Volterra offrono invece al visitatore un'inaspettata e multiforme varietà di ambienti e un'invidiabile ricchezza di beni storico-artistici frutto della plurimillenaria interazione tra i particolarissimi caratteri naturali di questo territorio e le varie attività antropiche che vi si sono succedute nel corso di oltre tremila anni. Consiglio di non salire fino al centro con la vettura ma di parcheggiare posteriormente e di usufruire della antica scalinata posta dietro la fontana che caratterizza la porta posteriore.
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MONTAIONE, adagiato su una collina nel cuore della campagna Toscana in provincia di Firenze a circa 373 mt sul livello del mare, è circondato dal paesaggio della Valdelsa, percorso da vigneti, oliveti e filari di cipressi, caratterizzato da vaste aree boschive, che costituiscono gran parte del territorio comunale. Montaione, le cui origini risalgono al periodo medievale, è un paese di circa 3.500 abitanti e offre oggi qualunque tipo di servizio utile alla vostra vacanza.
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GIORNO 2


SIENA: La bellezza di Siena si apprezza solo qualche giorno dopo averla lasciata. Quando si è lì, troppo impegnati a cercare di vedere il più possibile, non ci si rende conto subito della bellezza di questa cittadina al centro della Toscana. I ricordi emergono solo dopo: per prima torna alla mente Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia; poi il bianco e nero del Duomo, il Battistero e tutto il resto. Ma forse più di tutto si ricorda il colore delle facciate dei palazzi e dei tetti, quel "Terra di Siena" conosciuto in tutto il mondo che rende il paesaggio cittadino coerente, armonioso e bello da guardare. Forse è questo che rende Siena così affascinante e amata: è rimasta intatta come nel Medioevo ed è una specie di viaggio nel tempo, la ricerca di un'epoca d'oro che apparteneva a molte altre piccole e grandi città italiane e che non ritornerà più. Noi in realtà siamo “tornati” a Siena in quanto l’avevamo già visitata. Mezza giornata è veramente troppo poco per visitarla come si deve, ma è sufficiente per una passeggiata tra le vie del centro.
siena


MONTERIGGONI: Antico insediamento prima etrusco e poi romano Monteriggioni è nota fin dal XI secolo come tappa della via Francigena in Toscana. Fu però Siena a trasformarla (togliendola al Vescovo di Volterra ed all'Abate di Abbadia ad Isola) nell'imponente Fortezza a protezione del confine nord nelle guerre contro la nemica Firenze. E Monteriggioni crebbe fino a superare le 150 famiglie con quasi 600 abitanti (XIV). La Fortezza negli oltre trecento anni di uso passò spesso di mano tra Siena e Firenze fino al 1554 quando, senza combattere, il traditore fuoriuscito fiorentino Giovannino Zeti, con la scusa "dell'acqua guasta di un pozzo", consegnò Monteriggioni alle truppe Imperiali comandate dal Marchese di Maragliano che da li a poco (1555) avrebbe conquistato e soffocato anche la secolare Repubblica di Siena. Segnalo oltre all’ampio parcheggio, l’interessante mercato tipico domenicale, dove si possono trovare prodotti caratteristici della zona.
monteriggioni




CASTELLINA IN CHIANTI ,RADDA IN CHIANTI E IL CHIANTI Dal punto di vista geografico i confini del Chianti sono abbastanza confusi e contesi e includono tutta l'area collinare tra Firenze, Siena e Arezzo. Dal punto di vista storico si considera Chianti il territorio dei comuni di Gaiole, Radda e Castellina, ovvero la vecchia Lega del Chianti poi trasformata in Provincia del Chianti, attualmente tutta ricompresa nella Provincia di Siena. La zona è caratterizzata dalla produzione del chianti “classico” (caratterizzato dal gallo nero) e lungo la strada si trovano numerosissime cantine dove è possibile degustare ed acquistare del buon vino (approfittatene! Ne vale la pena!)
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GIORNO 3


SAN MINIATO: dopo Pisa (di cui non spendo parole, in quanto conosciuta da tutti), come ultima tappa prima del rientro siamo passati per questo paesino molto caratteristico. Cittadina di origine medievale appartenente al "comprensorio del cuoio", nel Valdarno inferiore. Il territorio comunale evidenzia un profilo prevalentemente collinare con parti pianeggianti. Bellissima la vista da sotto la torre.
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Qui il nostro viaggio volge al termine, dopo 4 ore di autostrada con tanti ricordi, il desiderio di tornare per rivedere quei paesaggi e strade mozzafiato tra le colline toscane, per degustare di nuovo i piatti e i vini tipici e per intrattenere conversazioni con i toscani tanto disponibili e tanto simpatici!
view post Posted: 6/3/2013, 13:15 Come inserire la propria recensione - Touring Alfa Romeo
Questa sottosezione è stata creata per recensire i luoghi, i circuiti, le strade e gli itinerari del nord-est (e non) che avete percorso con le vostre Alfa Romeo e che altri appassionati potrebbero decidere di percorrere leggendo le vostre recensioni.

Per l'inserimento di un proprio itinerario nella sezione andranno seguite le seguenti regole:

- Ogni nuovo itinerario andrà inserito in una nuova discussione (sotto le discussioni esistenti andranno inseriti solo i commenti riguardanti l'itinerario a titolo)

- Tutti gli itinerari dovranno avere un riferimento per la partenza dal nordest (ossia le zone calcate dal ns. club)

- Tutte le recensioni dovranno contenere le seguenti informazioni:

- Partenza - Arrivo
- Km percorsi - ore di viaggio
- Mappe o semplicemente riferimenti utili a ritrovare i luoghi descritti
- Eventuali costi (se ci sono) e riferimenti a strutture (es:. siti internet circuiti, hotel etc)
- Una breve recensione personale (se possibile con qualche foto)


Buon divertimento e segnalate, segnalate, segnalate!!!! :D

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Edited by invader89 - 6/3/2013, 18:11
view post Posted: 26/2/2013, 11:30 Alfa Romeo omologate "veicoli speciali" - Le Alfa Romeo che lasciano il segno
Anche tra le (tanto odiate -_- ) auto di rappresentanza o "auto blu" possiamo trovare una vasta gamma di Alfa Romeo!

Nelle foto qui sotto notiamo che le berline Alfa preferite sono 166, 156 e 159.... :shifty:

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view post Posted: 24/2/2013, 23:17 Materiale promozionale vintage Alfa Romeo - Passione Alfa Romeo
WOW!!! che razza di collezione! Da invidia! Complimenti :D :D :D
Hai fatto benissimo a pubblicarle qui, al momento è proprio la sezione adatta... :B):

Vedo inoltre (vista la mia passione personale per il modello) che hai ben 3 modelli di Gtv 916 :D , che per esperienza personale al giorno d'oggi sono moooolto rari a differenza dello spider che lo si trova ancora piuttosto facilmente.
view post Posted: 23/2/2013, 00:35 Alfa Romeo omologate "veicoli speciali" - Le Alfa Romeo che lasciano il segno
CROCE ROSSA ITALIANA

Alfa Romeo Romeo


Alfa Romeo T10

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Alfa Romeo F12

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Alfa Romeo AR8

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Alfa Romeo 75

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Alfa Romeo 155

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Alfa Romeo 156

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Alfa Romeo 159

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view post Posted: 22/2/2013, 13:16 Alfa Romeo omologate "veicoli speciali" - Le Alfa Romeo che lasciano il segno
VIGILI DEL FUOCO

Alfa Romeo 500 (Autopompa-Autocarro) del 1937-1940

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Alfa Romeo 800 (Autopompa-Autoscala) del 1940-1950

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Alfa Romeo 6C 2500 del 1939-1952

Alfa Romeo AR51 "Matta" dal 1951 al 1953


Alfa Romeo ROMEO dal 1955 al 1968;

Alfa Romeo F12 dal 1968 al 1972;

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Alfa Romeo Giulia TI dal 1963-1972;

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Alfa Romeo 1750 dal 1967 al 1972;

Alfa Romeo 2000 dal 1967 al 1972;

Alfa Romeo F20 dal 1970 al 1975;

Alfa Romeo Alfetta dal 1972 al 1984;

Alfa Romeo Alfasud 1.2 /1.3 dal 1981 al 1982;

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Alfa Romeo Arna 1.3 SL del 1985;

Alfa Romeo 6 del 1981;

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Alfa Romeo 40AR8 del 1983

Alfa Romeo 90 dal 1985 al 1990;

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Alfa Romeo 33 dal 1985 al 1991 (alcune versioni Sport Wagon);

Alfa Romeo 155

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Alfa Romeo 164 pick-up

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Alfa Romeo 156 dal 2000

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Alfa Romeo 147 dal 2004

Alfa Romeo 159 dal 2005

Edited by invader89 - 22/2/2013, 23:59
view post Posted: 22/2/2013, 11:44 Alfa Romeo omologate "veicoli speciali" - Le Alfa Romeo che lasciano il segno

ARMA DEI CARABINIERI



Alfa Romeo 1900-Matta

L'Alfa Romeo 1900-M (matta) venne costruita negli anni 1951/1953 in soli 2050 esemplari di cui 2000 destinati all'Esercito Italiano e soltanto 50 destinati agli impieghi civili. All'Arma dei Carabinieri vennero assegnati 120 mezzi nell'anno 1953.

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Alfa Romeo Giulia T.I.

Se la Campagnola ha rappresentato l’iconografia classica dei Carabinieri dei primi anni del dopoguerra, è indubbio che l’immagine moderna dell’Arma è stata rappresentata con l’introduzione della Giulia T.I. Già alla fine degli anni ’50 era stata evidenziata da parte di tutti i Comandi dell’Arma l’esigenza di modernizzare il servizio automobilistico allo scopo di controbattere la malavita organizzata. I tentativi di miglioramento hanno raggiunto il loro scopo soltanto con l’arrivo della nuova nata dalla casa di Arese, una vettura di concezione avveniristica (per quei tempi) che consentiva di coniugare grandi prestazioni motoristiche con le elevate doti di affidabilità necessarie ai gravosi compiti dei nascenti "Nuclei Radiomobile". La Giulia T.I. si inserisce perfettamente nel disegno di grande rinnovamento strutturale che l’Arma si stava dando nei primi anni ’60, completato dai nuovissimi apparecchi radiotelefonici che collegati alle avveniristiche Centrali Operative costituivano il fiore all’occhiello del Comando Generale. L'elevato numero di pezzi acquistati ed il chilometraggio raggiunto in media da ciascuna delle Giulia T.I. dei Carabinieri e dalla sua derivata Giulia Super (oltre 300.000 Km.) rappresentano la prova lampante di quanto detto.

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Alfa Romeo Giulia Super

Messa a frutto la positiva esperienza avuta con l’adozione dell’Alfa Romeo Giulia T.I., il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, decideva di avvalersi anche delle migliorie e degli ammodernamenti subiti dalla veloce berlina del Biscione, introducendo – a partire dal 1969 – la nuovissima GIULIA SUPER. Evidentemente derivata come carrozzeria e telaio dalla T.I., la Super beneficiava dei rivoluzionari carburatori doppio corpo che la rendevano ancora più veloce e potente. Riconoscibile esternamente dalla sola scritta cromata posta sul cofano, la Super si differenziava comunque di pochissimo dalla T.I., per cui, al cessare della produzione di questa, fu naturale dare gli stessi compiti di pronto intervento alla nuova Super.

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Alfa Romeo ALFETTA I serie

Nella primavera del 1973, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri procede all’acquisto di 75 Alfa Romeo Alfetta, da assegnare alle Legioni di Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo, nell’ambito della lotta alla dilagante criminalità. L’Alfetta era stata immessa in commercio nell’estate del 1972 e rappresentava un notevole balzo in avanti in materia di autovetture veloci, considerata la sua ragguardevole cilindrata (1.800) e la sua elevata velocità massima. L’assegnazione iniziale ai predetti Comandi di Legione era dettata non solo dalle ovvie necessità di procedere a cauti acquisti ma anche e soprattutto dal fatto che molti erano titubanti circa la possibilità di rimpiazzare la ormai "mitica" Giulia Super con automezzi che potevano dimostrarsi non all’altezza del compito da svolgere. Un grosso impegno anche in termini di diffusione quasi a livello "pubblicitario" viene profuso dal Comando Generale, allo scopo di far conoscere a tutti i perchè di questa scelta. I dubbi vengono immediatamente fugati, l’Alfetta, difatti, si dimostra eccellente sotto tutti i punti di vista, tanto da venire assegnata entro l’estate del 1974 a tutti i Comandi di Gruppo in sede di Legione , oltre ai 76 Comandi di Gruppo isolato, fino a sostituire completamente le ormai obsolete Giulia.

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Alfa Romeo ALFETTA 2.0

A partire dalla metà del 1981, anche il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri decide di adeguare la dotazione dei mezzi del Nucleo Radiomobile con le nuove Alfetta 2.0 (dette II serie). Oltre ad un evidente restyling (fanaleria rettangolare, ampi fascioni in plastica antiurto), la vettura apporta anche drastici miglioramenti al motore. La maggiore brillantezza del 2000 cmc aspirato, rispetto al vecchio 1800, offre ulteriori garnazie sulla potenze e l'affidabilità di un mezzo ormai affidato a sempre più gravosi compiti di radiopattugliamento e pronto intervento.

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ALFA ROMEO 75

Fino a tutto il 1987 il parco macchine del Nucleo Radiomobile dell'Arma dei Carabinieri era pressoche uniformemente dotato di ALFA ROMEO Alfetta, in piccola parte ancora motorizzate col 1800 cmc e per il resto con il 2000 cmc. Tale dotazione cominciava a risultare ormai obsoleta ed in parte necessitava di costosi e frequenti manutenzioni. D'altro canto il panorama nazionale dei produttori automobilistoci aveva già (fin dal 1985) affiancato un'autovettura alla "mitica" Alfetta, che seppur di taglio e classe leggermente inferiore, vantava motorizzazioni uguali: la ALFA 75. Nata dalla casa di Arese come modello sostitutivo alla Giulietta, l'Alfa 75 racchiudeva caratteristiche e soluzioni tecniche di gran lunga superiori a quest'ultima, meritandosi un posto di rilievo nel pubblico internazionale tanto da divenire - non previsto - erede dell'Alfetta stessa. In questa situazione, il Comando Generale, che progettava il rinnovo del parco auto del Radiomobile, intervenne con un cospicuo acquisto di unità. Il modello prescelto fu quello con motorizzazione 1.800 cmc aspirato, che vantava addirittura una velocità superiore all'Alfetta 2.000 (190 Km/h questa contro i 185 Km/h dell'Alfetta), con un evidente risparmio in termini di consumi ed emissioni in atmosfera.

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Alfa Romeo 90

Introdotta nel mercato come sostituta dell'Alfetta, l'Alfa 90 viene presentata nel dicembre 1984 ed arruolata nel Nucleo Radiomobile nel febbraio 1985, continuando naturalmente la linea degli acquisti dall'Alfa Romeo da parte del Comando Generale dell'Arma. L'impiego rimane pressocchè identico a quello dell'Alfetta, della quale mantiene intatta l'aggressività della linea e la vivacità del motore. Anche la cilindrata su cui cade la scelta dell'Arma rimane quella del 1800 cm2 , il più piccolo dei motori ma senz'altro ricco di spunto e di elasticità nell'impiego cittadino.

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Alfa Romeo 155

L'Alfa 155 rappresenta la naturale continuazione tecnico-operativa della linea "autovetture veloci" con gravosi impegni operativi. In altre parole la sostituzione delle precedenti Alfa 90 e (persino !) delle Alfa 75, resa necessaria dall'obsolescenza delle due autovetture, non poteva trovare un'erede più degna della Alfa 155. Autovettura moderna nel senso vero del termine, dotata di motorizzazioni veloci (come sempre), resistenti (come sempre) e economiche (per la prima volta). In questi termini è rilevante la scelta effettuata non sul modello di punta (il 2000 twin spark) ma sul modello con motorizzazione leggermente inferiore (il 1800 appunto) ma sensibilmente più economico. Se da quanto detto l'Alfa 155 presenta notevoli assonanze con la linea seguita dal Comando Generale negli acquisti di mezzi per il Nucleo Radiomobile, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda la strategia di immissione adottata. Difatti occorre segnalare che le Alfa 155 acquistate dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri per l'impiego nel Radiomobile sono state ben 3.483, la cifra più alta in assoluto mai raggiunta da un automezzo del Nucleo Radiomobile, e - ancora più rilevante - occorre segnalare che sono state acquistate in soli cinque anni (dal 1992 al 1996). Appare quindi evidente il disegno strategico messo in atto per la sostituzione globale del parco macchine esistente, attuando una rivoluzione del tutto simile a quella realizzata alla fine degli anni '50 con le note Giula t.i.

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Alfa Romeo 156 2.0 Twin Spark 155cv 16v

L'Alfa 156 è una delle recenti novità in materia di rinovo del parco auto del Nucleo Radiomobile dei Carbinieri. L'importanza che riveste tale autovettura nel complesso organizzativo del Nucleo Radiomobile è esplicitamente segnalata dal grande numero di mezzi acquistati in un solo anno (1.379 nel solo 1998) battendo tutti i records di acquisto di altre vetture precedenti con compiti analoghi. L'allestimento dell'Alfa 156 rappresenta - dopo molti anni - un drastico rinnovamento in termini di elettronica. Sul tettuccio dell'auto, difatti, è stato montato un «pannello segnaletico digitale a messaggio variabile » che in condizione di riposo assume le funzioni di spoiler sulla parte posteriore del tetto, mentre - in situazione di attività - si rialza elettronicamente sporgendo circa 40 cm. dal tetto medesimo facendo comparire un display digitale rosso. Tale display, facilmente visibile anche in caso di nebbia, può far comparire messaggi digitati da un apposito terminale posto all'interno dell'auto. I messaggi, diversi a secongda dell'esigenza, possono essere dotati anche di movimento (scrolling) per far comparire scritte piuttosto lunghe. Lo scopo dell'attrezzatura è quello di segnalare con magiore facilità ai veicoli in transito eventuali situazioni critiche dell'aerea interessata dal pattugliamento (incidenti, condizioni meteo, ecc.).

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Alfa Romeo 156 2.0 JTS 165cv (2003)

L'Alfa 156 Restyling Giugiaro 2003 è l'ultima evoluzione della 156. Le modifiche più evidenti rispetto alla vecchia 156 sono nel frontale e nel motore, il 2.0 JTS 166cv ad iniezione diretta di benzina invece del 2.0 Twin Spark 155cv 16v.

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La 159 è la prima Alfa dei Carabinieri DIESEL nella storia dell'Arma

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view post Posted: 22/2/2013, 11:26 Alfa Romeo omologate "veicoli speciali" - Le Alfa Romeo che lasciano il segno
Apro questo post per raccogliere tutti i modelli Alfa Romeo che sono state omologate come vetture per "uso speciale". Ce ne sono veramente tante!

Polizia di Stato



Alfa Romeo 1900

Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.884 cc
Potenza: 90 cv a 5.200 giri min.
Alimentazione: a benzina
Cambio: quattro velocità più retromarcia
Velocità massima: 150 Km/h
Peso: 1.100 Kg a secco
Posti: 5

Prima autovettura utilizzata per il servizio di Volante soprannomi-nata" pantera" per la sua linea aggressiva e per il colore nero in uso all'epoca.

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ALFA ROMEO AR 51 'MATTA'

Anno di fabbricazione: 1954
Motori: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.884 cc
Potenza: 65 cv a 4400 giri min.
Alimentazione: a benzina
Cambio: quattro velocità più retromarcia
Peso: 1900 Kg a pieno carico
Posti: 6

Autovettura per uso fuoristrada impiegata dall'inizio degli anni 50 nei servizi istituzionali. La colorazione è quella rosso amaranto tipica del periodo per i veicoli della Polizia Stradale e dei Reparti Mobili.

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ALFA ROMEO 1900 TI SUPER

Anno di fabbricazione: 1958
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.975 cc
Potenza: 115 cv a 5.500 giri min.
Alimentazione: a benzina
Cambio: quattro velocità più retromarcia
Velocità massima: 180 Km/h
Peso: 1.100 Kg a secco
Posti: 5

È stata la prima autovettura utilizzata per il servizio di Volante negli anni 50. Alcuni esemplari erano dotati di prabrezza blindato, tetto apribile e protezioni ai pneumatici anteriori.

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ALFA ROMEO GIULIETTA 1300 TI

Anno di fabbricazione: 1960
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.290 cc
Potenza: 65 cv a 6.200 giri min.
Alimentazione: a benzina
Cambio: quattro velocità più retromarcia
Velocità massima: 180 Km/h
Peso: 920 Kg a secco
Posti: 5

La Giulietta era utilizzata nei servizi istituzionali tra gli anni 50 e 60 in particolare dalla Polizia Stradale.

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ALFA ROMEO 2000 SPRINT

Anno di fabbricazione: 1961
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.975 cc
Potenza: 115 cv a 5.900 giri min.
Alimentazione: a benzina, due carburatori
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Velocità massima: 175 Km/h
Peso: 1.200 Kg a secco
Posti: 4

Prodotta tra il 1960 ed il 1962 in soli 700 esemplari, insieme alla ver-sione 2600 Sprint, venne utilizzata nei servizi di pronto intervento.

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ALFA ROMEO GIULIA 1300

Anno di fabbricazione: 1965
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.290 cc
Potenza: 78 cv a 6000 giri/min.
Alimentazione: a benzina
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Freni: quattro a disco più servofreno
Peso: 950 Kg a secco
Posti: 2

Questo esemplare è stato elaborato ed omologato con gli allestimenti previsti per le gare su pista riservate a veicoli d'epoca.

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ALFA ROMEO 2000 BERLINA

Anno di fabbricazione: 1971
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.962 cc
Potenza: 132 cv a 5.500 giri min.
Velocità massima: 190 Km/h
Alimentazione: a benzina due carburatori
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Freni: quattro a disco più servofreno
Peso: 1110 Kg
Posti: 5

Autovettura utilizzata nei servizi di rappresentanza e per il trasporto di personalità nella tipica colorazione "blu ministeriale"

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ALFA ROMEO GIULIA SUPER 1.600 SPECIALE

Anno di fabbricazione: 1972
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.570 cc
Potenza: 98 cv a 5.500 giri min.
Velocità massima : oltre 175 Km/h
Alimentazione: a benzina
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Freni: quattro a disco più servofreno
Peso:1130 Kg a secco
Posti: 2

Notizie storiche
L'alfa Romeo Giulia fu estesamente impiegata dalla Polizia nei vari modelli realizzati sia nei servizi di pronto intervento che in quelli di polizia stradale tra l'inizio degli anni 60 e la fine degli anni 70.
Per le esigenze della Polizia Stradale fu realizzata una versione speciale con carrozzeria furgonata.

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ALFA ROMEO GIULIA SUPER 1.6 "SQUADRA VOLANTE"

Anno di fabbricazione: 1974
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.570 cc
Potenza: 98 cv a 5.500 giri min.
Velocità massima : oltre 175 Km/h
Alimentazione: a benzina
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Freni: quattro a disco più servofreno
Peso:1130 Kg a secco
Posti: 5

Notizie storiche
E' la più famosa tra le auto storiche della Polizia italiana.
L'alfa Romeo Giulia fu impiegata dalla Polizia nei vari modelli realizzati sia nei servizi di pronto intervento che in quelli di polizia stradale tra l'inizio degli anni 60 e la fine degli anni 70.

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ALFA ROMEO ALFA SUD 1.3 SUPER

Anno di fabbricazione: 1980
Motore: quattro cilindri BOXER
Cilindrata: 1.351 cc
Potenza: 79 cv a 6.000 giri min.
Velocità massima: 173 Km/h
Alimentazione: a benzina
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Freni: quattro a disco più servofreno
Peso: 955 Kg a vuoto
Posti: 5

Autovettura utilizzata nei servizi di volante e di controllo del territorio negli anni 80.

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ALFA ROMEO GIULIETTA 1.8

Anno di fabbricazione: 1985
Motore: quattro cilindri in linea
Cilindrata: 1.779 cc
Potenza: 122 cv a 5.300 giri min.
Velocità massima: 180 Km/h
Alimentazione: a benzina due carburatori
Cambio: cinque velocità più retromarcia
Freni: quattro a disco più servofreno
Peso: 1500 Kg a pieno carico
Posti: 5

Autovettura utilizzata nei servizi di volante e di controllo del territorio negli anni 80 e 90.

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Alfa 33 II serie-1990

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Alfa 90 -1984

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Alfa 75 -1986

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Alfa 155 -1992

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Alfa 156 MY 97

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Alfa 156 Restyling 2003 - Servizio Scorte

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Alfa 159 - POLSTRADA -

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LAMBORGHINI GALLARDO

Due esemplari sono stati donati dalla Lamborghini alla Polizia di Stato nel 2004, equipaggiati con defibrillatore e contenitore refrigerato per il trasporto di organi. Nel 2008 sono state donate alla Polizia di Stato due vetture di nuova generazione, presentate lo stesso anno al salone dell'automobile di Ginevra. Il 29 novembre 2009 uno degli esemplari ha subito gravi danni in un incidente stradale a Cremona. L'auto, coperta da apposita assicurazione, è stata prontamente inviata in riparazione presso la casa madre. Attualmente le Lamborghini Gallardo in dotazione alla Polizia Stradale sono tre.

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view post Posted: 13/2/2013, 11:17 Interfaccia USB - ISO9141 (diagnosi KL) - Area Tecnica
L'interfaccia può essere usata su Gtv V6 TB?
Le centraline a quanto mi risulta (a quanto dice Duca, non ho controllato i codici sinceramente :P :P ) sono Bosch Motronic ML4,1 + EZK212 (Chip: DIL28 87C257 and DIL28 27C256), ma per la diagnosi credo basti inserirsi solo nella prima, in quanto la seconda è solo per regolare l'overboost.

Sarebbe molto interessante se è compatibile, la mia è un 2000, per cui mi risulta non rientri nei motori benzina con centralina interfaccia OBD 2 dopo 2001 (scusa l'ignoranza, ma non me ne intendo particolarmente), che ho visto si trova per pochi spiccioli su internet ormai...Infatti spesso necessito di diagnosi per spegnere la spai airbag (l'impianto elettrico spesso da i numeri) e poi sarebbe interessante se possibile visualizzare su monitor i valori dei sensori a vettura accesa (puro sfizio) :wub:
view post Posted: 13/2/2013, 10:50 Candele all'iridio - Alfa Romeo MiTO
CITAZIONE (Duca076 @ 26/10/2011, 19:55) 
^_^ ...sui multijet sinceramente non saprei i benifici che apportano candele all'iridio...sui V6 Busso miglioravano,a seconda del gradiente, come dice Medo, la combustione in camera di scoppio (notorio sul V6 Turbo che d'inverno una gradazione piu' "calda" favorisce anche la messa in moto e il minimo). Occhio pero' a NON SBAGLIARE GRADIENTE in quanto le cose anzichè migliorare possono PEGGIORARE di brutto.

Sui Twin Spark,oltre che sul Busso, si denota la longevità e costanza nel tempo della combustione:è notorio che sui 2.0 TS le si cambia ogni 100000 Km ad esempio... -_-

Sui MultiJet pero' non ho elementi per poter asserire nulla di tutto cio di cui sopra. :(

Rispondo nettamente in ritardo, ma correggo un altro errore importante:
Il grado termico della candela non va mai cambiato :ph34r: :ph34r: (a meno di non modificare il motore) in quanto può causare gravi danni, tra cui bucare i pistoni. :cry: :cry:
Il discorso invernale, è a mio parere una leggenda metropolitana :blink: , in quanto il grado corretto della candela è necessario con il motore a regime, e il motore a regime, sia d'estate che d'inverno raggiunge la stessa temperatura grazie al termostato. -_-
Una candela più calda, può causare i problemi sopra detti: infatti su un motore più prestante (di solito) le candele hanno grado più freddo, per limitare le detonazioni agli alti regimi. :woot:

Da notare infatti che sui V6 TB prima serie (meno strozzati) si montavano di serie candele più fredde dei seconda serie (più strozzati per limitare le emissioni). :unsure:

Inoltre disapprovo il discorso dell'iridio sul V6, in particolare sui turbo. :sick:
E' risaputo delle notevoli migliorie delle NGK rispetto alle Lodge sui turbo (testato personalmente). :woot:
<_< Ho provato invece le iridium con risultati deludenti.
Le prestazioni da nuove sono paragonabili, ma la durata prima di notare un calo di potenza è di 20.000km, dovuta in particolare all'imbrattamento dell'elettrodo tipica dei turbo anni '90.
Tenendo conto che una candela classica risente di questo problema già sui 10.000km, ma costa 4 volte meno, trovo molto più saggio sostituire più spesso le candele con altre standard, ed averle sempre nuove e pulite ;) ;) .
Il discorso è diverso per i TS , dove le iridium durano anche 100.000 km :woot: :woot: , e la durata ne giustifica la spesa :woot: :woot: .

In ogni caso, svelo un segreto: sul turbo, dopo la mappatura, ho risolto definitivamente i problemi montando paricolari candele NGK con doppio elettrodo (consigliate da un ex ingegnere Alfa Corse che le aveva testate sui prototipo dei 164 con la turba mitsubishi :wub: :wub: )
Costano una botta, non so quanto dureranno (ma vi farò sapere), però effettivamente al banco prova sono stati registrati 3CV veri in più grazie alla doppia scintilla più forte che ne limita l'imbrattamento :wub: :wub: (cosa non apprezzabile invece con le iridium su questo particolare motore).

X Gabba88:
In ogni caso, su un motore fire, il rapporto miglior scintilla - maggior durata, dovrebbe giustificare la scelta di candele all'iridio in quanto le monti e te le dimentichi, ma sempre mantenendo il grado corretto, o quello consigliato da chi ti ha ritoccato la centralina ! Provare non nuoce, ma non sperare di ottenere prestazioni diverse! :woot:
Aggiungo inoltre, che se cambierai alberi a camme, filtro aria o catalizzatore, è consigliabile (per gli alberi obbligatorio) rifare la mappatura, sia per ottenere i giusti cavalli, sia per evitare rotture dovute ad anticipi e rapporti stechiometrici errati che la centralina non riesce a compensare. :shifty:
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